5 consigli per conseguire la patente nautica

“Il divertimento è tale quando si è certi di stare rispettando il giusto equilibrio tra sicurezza e avventura”.

Se la sicurezza prevale troppo sull’avventura è assai probabile che ci si annoi, ma è vero anche che, se l’avventura prende eccessivamente il sopravvento sulla sicurezza, allora è possibile che un’attività spassosa si tramuti in una tragedia, per se stessi, per i propri cari e/o per qualcun altro. Di base, quindi, nel momento in cui ci si rende conto di voler portare la passione per la vela a un livello successivo rispetto a quello di un blando hobby, bisogna entrare nell’ordine di idee tale per cui è essenziale assumersi alcune responsabilità basilari, tra cui quella di prendere la patente nautica.

“6 miglia è la misura adottata convenzionalmente e per legge, oltre la quale scattano una serie di obblighi”

Fino a 6 miglia si possono omettere varie responsabilità, poiché questa distanza è stata scelta come quella entro cui i pericoli sono abbastanza gestibili, e le probabilità di correre dei rischi esagerati sufficientemente basse. Al di là dei 6 miglia, invece, la situazione muta, non solo rispetto alla necessità di disporre di una patente nautica, ma anche relativamente ad altri obblighi: mezzi di salvataggio, remi, fuochi a mano, boette fumogene, fanali regolamentari, e via dicendo.

“Il senso di comunità è anche questo” Il punto è il seguente: non ci siamo solo noi, e in ogni caso, anche noi siamo importanti. La legge non fa altro che tutelare il nostro benessere e la salvaguardia delle altre persone con cui conviviamo quando siamo in mare, perciò è importante fare proprie le regole e rispettarle. Tutti gli appassionati e i professionisti di vela costituiscono una sorta di tribù, una grande famiglia; ciò, tuttavia, non vale solo in virtù del fatto che ci si diverte nello stesso modo, ma anche perché si aderisce al medesimo codice comportamentale.

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